La storia di Mauro Ricciardi inizia in maniera molto semplice, figlio di contadini, inizia a lavorare come elettrotecnico all’Enel, fino a quando nel 1990 decide di rinunciare all’impegno sicuro per gestire un ristorante a due passi dal mare. Inizialmente l’albergo offre una cucina “banale”, che non dà alcuna soddisfazione all’esuberante Mauro, convinto che le potenzialità dell’albergo e della zona fossero molto più elevate. Nel 1993 decide di ricominciare tutto da capo e di mettersi direttamente lui ai fornelli, inizia a studiare a fondo la materia, leggendo libri, frequentando corsi specializzati e pagando per andare ad imparare nei migliori ristoranti italiani. La grande passione e l’impegno esemplare gli hanno consentito di riscuotere notevoli affermazioni. Nel 1998 arriva la “Stella Michelin” un prestigioso riconoscimento considerato da molti ristoranti un traguardo decisivo. Mauro Ricciardi è oggi uno dei migliori interpreti della cucina italiana. I suoi piatti sono un mix di tradizione e creatività, uno più buono dell’altro. Per Ricciardi la cucina è “parlare all’anima”: il suo obiettivo è quello di riuscire, con i suoi piatti, a far vivere al cliente un attimo di gioia e far emergere l’essenza di ogni ingrediente da lui usato senza manipolarlo troppo. Non transige inoltre sulla qualità: se le materie prime non sono all’altezza, cambia il menù.